Mercoledì 23 gennaio si è riunita la Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza con l’audizione della garante per l’infanzia, Filomena Albano.
Si è discusso della violenza sulle bambine e sui bambini. E’ stato un incontro interessante e ricco di spunti di riflessione per la Commissione. La garante ha affrontato molti temi di attualità, dal disagio mentale degli adolescenti all’uso di sostanze, dalle carenze educative alla violenza negli ambiti sportivi. Sui nuovi diritti dei minori, gli stessi bambini hanno chiesto di poter trascorrere più tempo con i genitori. È stato affrontato il problema dei bambini in carcere con i genitori, che sono 52 in questo momento in Italia, e ribadita la necessità che nessun bambino sia costretto a vivere dietro le sbarre. Focus anche per la legge sugli orfani di femminicidio, approvata nel 2018, per la quale mancano i decreti attuativi che con urgenza devono essere predisposti per rispondere alla grave assenza di contributi alle famiglie affidatarie di bambini che si trovano senza la madre uccisa e senza il padre, in prigione o suicida”.
Questo quanto emerso dalla commissione Infanzia e Adolescenza che si è riunita mercoledì 23 gennaio alla Camera dei Deputati.
È stata infine ribadita la classificazione delle forme di violenza (fisica, psicologica, sessuale, assistita e la trascuratezza) e soprattutto la necessità di attivare programmi di prevenzione. Tra questi le home visiting sono state citate come prassi positiva, specie se effettuate nei primi mille giorni di vita restano infatti il più efficace strumento di prevenzione, non solo per l’abuso, ma
soprattutto per svelare aspetti afferenti alla trascuratezza e per identificare famiglie a rischio o famiglie violente. Anche per questo, sarebbe necessario formare nuovi operatori capaci di
effettuare le visite domiciliari. L’home visiting è uno strumento per il quale occorrono risorse economiche e adeguate, risorse umane qualificate, capacità di fare rete con le strutture pubbliche e le realtà associative del territorio”.