“Ho sostenuto l’attuale gruppo dirigente, ma ora, pur senza rinnegare le scelte dei Governi Renzi e Gentiloni, che ho votato, credo che sia necessario prendere atto della domanda di cambiamento che emerge tra i nostri iscritti e tra coloro che testardamente ancora pensano che siamo noi il presidio della democrazia nel nostro paese e che l’Italia ha bisogno del Partito Democratico”. Lo dichiara in una nota la deputata Pd Rosa Maria Di Giorgi, che conferma la propria partecipazione all’incontro con Nicola Zingaretti che si terrà martedì 4 dicembre al Teatro Rifredi di Firenze.
Di seguito il post FB completo:
Ho scelto di sostenere Nicola Zingaretti al Congresso del Partito Democratico perché credo che rappresenti quel soffio di aria nuova di cui abbiamo bisogno. Il nostro Partito attraversa un momento difficile, ha perso il referendum costituzionale, le amministrative, le elezioni politiche, alcune elezioni regionali…
Io ho sostenuto, come sapete, l’attuale gruppo dirigente, ma ora, pur senza rinnegare le scelte dei Governi Renzi e Gentiloni, che ho votato, credo che sia necessario prendere atto della domanda di cambiamento che emerge tra i nostri iscritti e tra coloro che testardamente ancora pensano che siamo noi il presidio della democrazia nel nostro paese e che l’Italia ha bisogno del Partito Democratico.
Un Pd diverso, un Pd che creda in se stesso, un Pd che orgogliosamente ritrovi la sua strada, quella strada smarrita, quell’identità che tanti di noi vogliono che si riaffermi. Siamo il partito dell’innovazione, dello sviluppo, della scienza, della valorizzazione della scuola, dell’Università e della ricerca, del lavoro, ma anche dell’umanità, della giustizia sociale. Siamo il partito che crede nell’Europa, un’Europa che deve anch’essa cambiare, ma non con le parole d’ordine del governo gialloverde, orientate allo sfascio, ma con scelte responsabili e condivise degne della nostra posizione di paese fondatore, nonché di terza economia dell’area euro. Chi ci governa ci ha costretti intanto in una posizione di subalternità, siamo dietro la lavagna, mentre meriteremmo di essere leader nella svolta, necessaria, per un cambiamento positivo verso il futuro. È su questa discontinuità responsabile che potremo cambiare volto ad un Europa che è geograficamente e culturalmente la nostra casa, contro i muri di ogni sorta e contro ogni nazionalismo becero e antistorico.
Siamo il partito che può rivendicare mille battaglie sui diritti. I diritti di tutti, dei bambini, dei giovani, delle donne, degli anziani. Vogliamo servizi adeguati in ogni regione d’Italia, in ogni comune, in ogni borgo. Ho ascoltato Zingaretti in questi mesi ed è stato naturale per me sostenerlo, perché si impegna su questi fronti, perché ama sinceramente il Partito Democratico e vuole farlo crescere di nuovo, trasformandolo in una forza che sia ancora in grado di vincere e di governare l’Italia.
Zingaretti è l’uomo che può mettere insieme sensibilità ed esperienze diverse, ripartendo proprio da tutti coloro che erano con noi quando facemmo nascere il Partito Democratico. Nicola Zingaretti è un uomo molto competente, ma semplice, determinato e inclusivo, ha una grande esperienza amministrativa in Provincia e in Regione, è a contatto da sempre con i problemi delle persone, con le marginalità, ma anche con il mondo produttivo, con l’economia di una parte importante d’Italia, attento ai temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, della sanità e dei servizi, quei servizi e quella sanità che il governo Salvini Di Maio non sarà più in grado di garantire con i tagli alle Regioni che si prospettano. Nicola Zingaretti può essere credibile davanti all’Italia del centrosinistra. l’Italia delle persone semplici e rispettose della legalità, del vivere civile, portatori di solidarietà e competenze.
Un’Italia che esiste ma non ci ha votato, si è rivolta altrove o è stata a casa masticando amaro. Per loro e con loro dobbiamo saper cambiare rimanendo fedeli ai nostri valori e all’impegno per il bene comune.