“Il nostro governo ha investito 76 miliardi per le infrastrutture, tra opere concluse e quelle messe in cantiere, un intervento strutturale come mai si era visto nella storia repubblicana del nostro Paese.
Abbiamo avviato una politica di cura del ferro, rimesso al centro lo sviluppo dei porti e delle autostrade. Per il trasporto su rotaia stiamo investendo sia sul potenziamento dell’alta velocità che sul trasporto regionale con nuovi treni per migliorare il servizio ai pendolari.
Abbiamo inaugurato 60 km di metro e tram per circa 100 nuove stazioni e vogliamo acquistare nuovo materiale rotabile e bus per dimezzare l’età media della flotta entro la fine della legislatura.
Abbiamo inaugurato opere bloccate da anni come la Variante di Valico Firenze-Bologna, la Salerno-Reggio Calabria, il Quadrilatero ma dobbiamo realizzare le opere ancora in ritardo come la 106 Ionica, i cantieri siciliani, la Tirrenica, la Cispadana, la Asti-Cuneo, la Gronda.
Dopo l’inaugurazione della stazione dell’Alta Velocità di Afragola e la linea AV Milano-Brescia puntiamo all’accelerazione delle linee Milano-Venezia, Napoli-Bari, Catania-Palermo. Entro quest’anno grazie a Mercitalia, le merci viaggeranno di notte sull’alta velocità.
Tutto questo significa lavoro, sviluppo e che tipo di Italia vogliamo per il futuro”.