La vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi, candidata alla Camera, collegio uninominale Firenze-Scandicci: “l’adesione all’anagrafe antifascista è un fatto simbolico di grande rilievo che rappresenta un antidoto contro pericolo totalitarismi”
“Il fatto che il Pd sia oggi a Stazzema per aderire all’anagrafe antifascista promossa dal sindaco Verona, in un luogo tra i più tragicamente simbolici della barbarie nazifascista, è non solo un dovere civico ma anche una testimonianza di grandissima attualità” lo dichiara La vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi, candidata alla Camera, collegio uninominale Firenze-Scandicci.
“Sono stata tra le prime ad aderire alla proposta del sindaco Verona, alla fine di dicembre, nel giorno del 70esimo anniversario della Costituzione della Repubblica italiana, perché ritenevo, ed ancor più ritengo dopo i tragici recenti fatti di Macerata e non solo, che il progetto dell’anagrafe degli antifascisti italiani rappresenti un gesto concreto a difesa dei principi sanciti nella nostra Carta ” afferma Di Giorgi.
“L’antifascismo non è un vetusto orpello del passato, magari da gettare alle ortiche in nome di una chissà quale modernità, ma il fondamento stesso dei valori impressi nella nostra Costituzione, valori che sono troppo spesso bistrattati e dati per scontati. Per questo, in un momento in cui tornano pericolosamente ad affacciarsi sulla scena ideologie che fanno dell’intolleranza la loro bandiera, è necessario ribadirli con fermezza da parte di tutti coloro che credono nella democrazia” conclude Di Giorgi.