La vicepresidente del Senato, candidata alla Camera, collegio uninominale Firenze-Scandicci: ”Al punto d’ascolto del mio comitato in via dei Serragli è possibile firmare la petizione che chiede di preservare un’attività storica di vitale importanza per il quartiere”
“Una volta eletta mi impegnerò per l’approvazione di norme che favoriscano il mantenimento del tessuto commerciale e dei servizi alla residenza, e per limitare gli effetti distorsivi dell’impatto del turismo di massa”
“La salvaguardia dell’identità del centro storico di Firenze passa necessariamente attraverso la tutela di quei luoghi che da sempre costituiscono un punto di riferimento per le comunità di quartiere. Per questo aderisco convintamente all’appello per la Farmacia di San Felice, la cui esistenza è messa in forse dal cambio di proprietà dell’immobile in cui risiede” lo afferma la vicepresidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi, candidata alla Camera nel collegio uninominale Firenze Scandicci.
“Una volta eletta -assicura Di Giorgi- mi impegnerò in prima persona per l’approvazione di norme ad hoc che favoriscano il mantenimento del tessuto commerciale e dei servizi alla residenza, e per limitare gli effetti distorsivi che l’impatto del turismo di massa determina sulla struttura urbanistica e sociale dei nostri centri storici, partendo dal DDL sulle Misure per tutela e fruizione dei siti italiani posti sotto la tutela dell’UNESCO di cui sono prima firmataria, il cui obiettivo è quello di rafforzare il sistema di tutele previste per preservare efficacemente il nostro straordinario patrimonio, ricomprendendo anche il patrimonio culturale immateriale, sulla base della Convenzione di Parigi del 17 ottobre 2003″.
“E’ nostra convinzione infatti -sottolinea la vicepresidente del Senato- che, insieme con la monumentalità dei luoghi, dobbiamo preservare e valorizzare anche quella fitta rete di valori culturali legati alle tradizioni, agli usi e ai costumi come l’artigianato, una rete commerciale di attività tradizionali e/o storiche variegate e a servizio del residente. Proprio per questo il ddl ha esattamente la finalità di fornire strumenti più efficaci affinché si tenga conto anche della forte componente intangibile o immateriale presente nei nostri centri storici”