La vicepresidente del Senato, candidata alla Camera collegio uninominale Firenze Scandicci: “Ai proclami del centrodestra rispondiamo con azioni concrete, a partire dalle assunzioni di forze dell’ordine e dall’impegno in Europa sul tema della gestione dei flussi migratori”
“Bene Minniti: gli stessi immigrati regolari ci chiedono di fare di più su questo terreno; pretendere il rispetto delle regole e reprimere i reati non è razzismo ma la base della convivenza civile”
“La sicurezza dei cittadini è al centro delle nostre politiche, sapendo che non si ottiene solo con il controllo del territorio e con la repressione, ma con politiche di ampio spettro che coinvolgano anche i rapporti con l’Europa, la scuola, l’educazione. Dal centrodestra e dalla Lega in particolare ascoltiamo sempre i soliti proclami che già hanno fallito in passato, quando loro erano al governo e il Carroccio esprimeva addirittura il ministro degli Interni. Del resto gli stessi immigrati regolari ci chiedono di fare di più su questo terreno, e quindi pretendere il rispetto delle regole e reprimere i reati non è razzismo ma la base della convivenza civile” lo dichiara la vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi, candidata alla Camera collegio uninominale Firenze-Scandicci dopo la firma del Patto per la sicurezza siglato oggi tra il ministro dell’Interno Marco Minniti e il sindaco di Firenze, Dario Nardella.
“Accogliamo con grande soddisfazione la notizia dei 13 equipaggi in più tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza per Firenze. Un impegno preso dal ministro Minniti che darà sin da subito risposte concrete alla città di Firenze. Per il futuro il programma del PD parla chiaro: 10mila assunzioni tra carabinieri, poliziotti, finanzieri, agenti penitenziari e vigili del fuoco ogni anno per aumentare la presenza capillare sul territorio e la percezione effettiva della sicurezza. Finanziare 50mila nuove videocamere per la sorveglianza su tutto il territorio nazionale”
“Sull’immigrazione -aggiunge Di Giorgi- noi avevamo un’emergenza, che abbiamo risolto innanzitutto salvando quante più vite fosse possibile in mare e, grazie soprattutto al lavoro compiuto dal ministro Minniti, intervenendo sui flussi per controllarli al meglio. Per il futuro vogliamo innanzitutto cambiare il principio scellerato del Trattato di Dublino firmato nel 2003 secondo cui la gestione dell’immigrazione compete ai soli Stati di approdo, allo stesso tempo deve essere chiaro che chi non aiuta gli altri Stati nella gestione dell’immigrazione deve rinunciare all’aiuto economico italiano nel Bilancio”, aggiunge Di Giorgi.
“Infine -conclude la vicepresidente del Senato- vogliamo che le spese per cultura e sicurezza stiano fuori dalle regole fiscali europee e dai limiti del patto di stabilità, raddoppiare lo stanziamento per le periferie e le aree degradate per combattere il senso di insicurezza, ed anche prevedere un servizio civile di un mese, perché la sicurezza è un fatto che riguarda tutti ed è solo con l’educazione civica che si diventa pienamente cittadini”