Lo sottolinea la vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi, in occasione del sesto anniversario della strage di piazza Dalmazia a Firenze.
“Oggi è un giorno triste per Firenze e per l’Italia: sei anni fa cadevano sotto i colpi di un killer razzista due cittadini senegalesi, uccisi per il colore della loro pelle, e altri due venivano feriti. A nome personale e dell’Istituzione che rappresento voglio innanzitutto rinnovare il cordoglio e la vicinanza alle famiglie delle vittime e alla comunità senegalese tutta. Non possiamo però dimenticare che da quei tragici fatti il nostro Paese, e la stessa Firenze, non sono stati purtroppo risparmiati da altri atti, dimostrazioni, iniziative, meno drammatiche nel loro epilogo, ma altrettanto inquietanti, nel segno del razzismo e nel fascismo. Fatti che devono risvegliare la coscienza di tutti, cittadini e rappresentanti degli organi democratici” dichiara la vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi.
“Il gesto di un fanatico di estrema destra, l’irruzione di un gruppo di naziskin con proclami anti immigrati fino al blitz di Forza Nuova sotto la sede romana de La Repubblica, sono tasselli di un tessuto sociale di intolleranza e violenza che non deve trovare sponda nella politica e nella strumentalizzazione elettorale di paure e disagi. Per questo stupisce ed addolora, come ha sottolineato il sindaco Dario Nardella, che oggi alle celebrazioni ufficiali non ci fossero le forze politiche di destra. Perché non ci siano più fatti come quelli di piazza Dalmazia occorre infatti – conclude Di Giorgi – che la guardia istituzionale e sociale rimanga alta e non conceda spazi di distorsione ad una sana e civile dialettica. Il confronto è sano, la mancanza di rispetto della dignità umana, oltre che anti costituzionale è pericolosa per la tenuta democratica del nostro Paese”.