Si segnalala questo articolo de ‘Il Sole 24 Ore’ che spiega – a grandi linee – le modalità operative di una delle tappe più delicate del complesso piano di riforma del pubblico impiego messo in atto dal governo Renzi e portato avanti dal governo Gentiloni.
Il piano per le stabilizzazioni, che partirà dal 1° gennaio 2018 in tutte le amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, comprese le regioni, gli enti pubblici, nazionali e locali, interesserà almeno 50 mila precari con rapporto di lavoro a tempo determinato della Pubblica Amministrazione. Il Piano prevede anche concorsi riservati che potrebbero arrivare ad interessare fino a 150 mila lavoratori con altri tipi di rapporti flessibili.
Le modalità applicative riportate nell’articolo possono essere approfondite con la lettura della circolare n. 3 del 2017 della ministra Madia.
Il Governo, con il Piano, conferma la volontà di accompagnare un complesso percorso di avvicinamento del lavoro nel settore pubblico a quello privato equiparando in larga parte diritti e tutele ma anche metodi e lessico. Le nuove regole stringenti per l’utilizzo di lavoratori con rapporti flessibili sono accompagnate da un piano per sanare la posizione di un gran numero di precari della Pa, valorizzandone professionalità e competenze nell’ambito di un nuovo quadro normativo che dovrà garantire programmazione, valutazione e intervento anche disciplinare contro abusi. Regole chiare da applicare per il futuro.