Dichiarazione della vicepresidente del Senato in vista della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
“Come dimostrano gli studi più accreditati, la violenza contro le donne non conosce limiti di età, differenze di estrazione sociale, di nazionalità ed anche di livello culturale. Per questo serve una strategia congiunta da parte di tutti gli attori sociali ed istituzionali, al fine di sconfiggere le molteplici forme di sopraffazione con cui ancora oggi dobbiamo fare i conti in Italia e nel mondo. Non a caso con la commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio oggi a Roma abbiamo voluto riunire esperti, docenti, giuristi , magistrati, rappresentanti delle associazioni e del mondo politico, proprio al fine di comprendere meglio quello che si sta già facendo e quello che ancora c’è da fare, nella vita quotidiana come nella legislazione” dichiara Di Giorgi.
” I numeri delle donne ammazzate , quelli degli stupri, delle minacce, degli episodi di stalking di cui sono vittime le donne in Italia ci richiamano ogni giorno alla necessità di trovare sempre nuove chiavi e nuovi strumenti contro la violenza di genere” prosegue la senatrice.
“Negli ultimi decenni anche nel nostro paese le donne hanno raggiunto traguardi prima inimmaginabili: la violenza appare dunque come il modo attraverso cui si tenta di riportare il genere femminile a quelle forme di sudditanza che credevamo relagate nel passato”.
“Allo stesso modo – sottolinea Di Giorgi- dobbiamo impegnarci per estendere i nostri dritti e le nostre tutele anche verso quei paesi in cui ancora oggi, per tradizioni radicate nei secoli, esse continuano ad essere relegate ai margini della vita sociale e politica, vivendo una condizione di minorità che le espone a continue sopraffazioni ed umiliazioni”.
“Infine -conclude la vicepresideente del Senato- non possiamo dimenticarci della condizione di rischio estremo, e spesso di violenza brutale, che le donne devono affrontare durante i percorsi di migrazione alla ricerca di asilo o di protezione internazionale. Percorsi che spesso si trasformano in viaggi dell’orrore, che segnano in maniera pesante i loro vissuti”
“Per questo oggi più che mai è importante non abbassare la guardia e affermare la volontà di tutti nel proseguire la strada delle pari opportunità e del rispetto reciproco, attraverso politiche concrete e mirate sul piano culturale, politico, economico, sociale ed istituzionale.Perché la sicurezza per le donne si costruisce solo con un lavoro costante, e operato su più livelli dall’insieme delle forze sociali”