Dichiarazione della vicepresidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi in occasione del flashmob dei ricercatori precari CNR, INDIRE, INAF, ISPRA e CREA in piazza della Repubblica a Firenze
“La questione del precariato storico negli enti pubblici di Ricerca merita particolare attenzione e risposte non più rinviabili: per questo ho presentato una serie di emendamenti alla Legge di bilancio con l’obiettivo di rendere disponibili le risorse per la stabilizzazione di chi da troppo tempo attende un riconoscimento della propria professionalità”. Lo dichiara la vicepresidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi dopo il flashmob inscenato oggi da numerosi ricercatori precari in centro a Firenze, manifestando “sostegno e vicinanza umana ed istituzionale a chi ha investito nel proprio futuro per lo sviluppo di questo Paese ed ancora non ha avuto riconoscimenti e prospettive professionali ed economiche adeguate”.
“Sono circa 8800 i precari della ricerca che vivono e lavorano in condizioni di incertezza cronicizzata, nocive per le loro vite e per questo Paese. L’Italia – aggiunge Di Giorgi – non può permettersi di perdere ricercatori qualificati la cui esperienza è costata molti sacrifici a loro e molte risorse pubbliche a tutti noi. La ricerca non è un costo ma un investimento centrale per lo sviluppo economico, sociale e culturale di una Nazione e la ricerca si fa con le persone”.
“I margini sono stretti e molte le esigenze a cui la manovra cerca di dare una risposta ma – conclude la vicepresidente – in questa direzione ci muoviamo con i colleghi al Senato, nel dialogo con il Governo ed in particolare con i Ministri Madia e Fedeli che sono sensibili a questo problema”.