“Mi aspetto ulteriori sforzi da parte del Governo nel passaggio alla Camera, dove comunque dovrà essere corretta l’ultima riformulazione dell’emendamento che limita la stabilizzazione ai soli ricercatori e tecnologi, escludendo quindi le figure tecniche amministrative dai soggetti beneficiari. I precari impegnati sul fronte della ricerca, in tutti i profili professionali, devono avere le stesse opportunità”, sottolinea l’esponente del Pd.
“Le maggiori risorse messe a disposizione per il 2018 per il mondo dell’Università e della Ricerca (circa 140mln provenienti dai progetti premiali immediatamente disponibili e 400mln sui Prin) – prosegue – saranno essenziali anche per supportare questo processo di stabilizzazione e assunzione di personale indispensabile per le attività di ricerca”.
“I Presidenti degli Enti hanno quindi risorse, margini e strumenti per la quota di cofinanziamento. Mai negli ultimi anni si è assistito a uno sforzo di tali dimensioni per la ricerca pubblica italiana. Un grande investimento per il futuro non può prescindere dalla valorizzazione delle personeall’interno del mondo della ricerca. Questi risultati – conclude Di Giorgi – sarebbero stati impossibili senza l’impegno continuo e convinto delle ministre Madia e Fedeli”.