“Con Graziano Zoni scompare una delle figure eminenti del cattolicesimo sociale fiorentino. Un uomo che ha sempre scelto la parte degli ultimi, dei poveri, dei più bisognosi, impegnandosi in prima persona nei temi dell’emarginazione sociale. Il suo esempio e la sua impronta così profondamente umana ci mancheranno tantissimo – afferma la vicepresidente Rosa Maria Di Giorgi – Per Zoni nessuno è immeritevole di attenzione e di rispetto, e la società, a partire dalla comunità dei credenti, ha il dovere morale di assistere i bisognosi, e di lavorare per una fuoriuscita dalle condizioni di marginalità che li affliggono. Zoni non ha mai smesso di fornire occasioni di solidarietà autentica con quelli che lui chiamava ‘gli impoveriti del mondo, gli immiseriti, gli abbandonati’. Il suo esempio, forgiato alla scuola dell’Abbè Pierre e di dom Helder Camara, ci sprona ogni giorno – conclude Di Giorgi – ad intessere le nostre politiche di quell’aspirazione alla pace, alla giustizia sociale, e all’emancipazione umana cui padre Zoni aveva sacrificato la propria vita, a partire proprio dai più bisognosi di tutela”.