“Occorre quanto prima completare l’acquisto dei terreni da parte dell’azienda senza che vi siano speculazioni finanziare a scapito dei lavoratori e di un marchio storico e di prestigio del nostro made in Italy”, così la vicepresidente del Senato interviene a poche ore dall’annuncio della mobilitazione sindacale prevista per giovedì prossimo.
“Da sempre sostengo e seguo la vertenza dei lavoratori e le vicissitudini della Richard Ginori, orgoglio del nostro territorio per la sua storia e per il patrimonio artistico e sociale che rappresenta. Una fabbrica – aggiunge la vicepresidente – cresciuta con l’impegno e la professionalità di tante donne e uomini che l’hanno resa sinonimo di artigianato di qualità ai massimi livelli”.
“L’azienda Ginori non è solo un tassello fondamentale del tessuto economico del nostro territorio ma è anche un elemento fondativo dell’identità di un intero territorio e un fatto culturale di eminente valore, in quanto espressione di un saper fare che si è affermato nei decenni come un’eccellenza internazionale. Non a caso il Mibact ha acquistato il meraviglioso Museo di Doccia e ne ha promosso la fruizione pubblica grazie alla collaborazione con l’Ente Cassa di Risparmio e l’Associazione industriali”.
“Rivolgo un appello – conclude Di Giorgi- ad azienda ed istituti di credito per chiudere in positivo quanto prima questa vicenda nel rispetto dei suoi lavoratori e di una manifattura simbolo di bellezza e raffinatezza in Europa e nel mondo”.