“Oggi è il due di agosto e ricorre il 37esimo anniversario della strage alla stazione di Bologna alle 10.25 del due agosto del 1980 un ordigno esplose nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria provocando 85 morti e oltre 200 feriti”. Lo ricorda in Aula al Senato in apertura dei lavori la presidente di turno Rosa Maria Di Giorgi. “Si trattò di uno dei più drammatici e sanguinosi atti terroristici della storia repubblicana. Sebbene anche grazie al prezioso e decisivo contributo dell’associazione familiari delle vittime si sia giunti nel novembre del ’95 alla pronuncia della sentenza definitiva di condanna nei confronti degli esecutori materiali della strage, permangono ancora oggi zone d’ombra e opacità, con riferimento all’individuazione dei mandanti e dei fiancheggiatori”. “Come ha sottolineato il Presidente del Senato – prosegue – in un messaggio inviato ieri al sindaco di Bologna, “trentasette lunghissimi anni non hanno lenito il dolore di chi porta i segni di quel terribile sabato di agosto; trentasette anni non hanno in alcuna misura scalfito la determinazione di quanti – a dispetto delle difficoltà e di taluni ingiustificabili ostacoli – non intendono rinunciare alla giustizia e alla verità. Non può essere ignorata l’esigenza morale di ricostruire completamente – sia sotto il profilo storico che sotto quello giu diziario – il quadro entro cui si realizzò la più efferata strage di civili della storia repubblicana”. Queste le parole del presidente Grasso”. “Nel rinnovare la vicinanza del Senato della Repubblica a tutte le persone colpite da tale trage dia e nel ribadire l’impegno delle Istituzioni a proseguire nel percorso volto ad accertare pienamente quanto accaduto, invito l’Assemblea ad osservare un minuto di silenzio”.