Ad un anno dal tremendo terremoto che ha colpito il Centro Italia negli occhi restano le terribili immagini di chi non ce l’ha fatta, di quelle 249 vite spezzate, ricordate con doveroso silenzio da tutti gli italiani e dalle tante candele che hanno illuminato e sfilato durante la veglia di preghiera.
Amatrice, Accumuli e Pescara del Tronto i paesi più devastati dal sisma. Ma è proprio da quei territori che si alza la voce di chi lì è nato, è cresciuto, vive e vuole continuare a farlo.
Grazie all’impegno e al lavoro delle Istituzioni avverrà la meritata rinascita di tutte quelle zone del Centro Italia distrutte dal sisma. Perchè c’è un’Italia che non si arrende ma si rimbocca le maniche e pensa già al domani.