Ambiente, cultura, scuola, lavoro, università, sanità, infrastrutture, tasse, giustizia. Al Lingotto di Torino, dal 10 al 12 marzo, sono stati numerosissimi i temi discussi, giorni densi che hanno dimostrato che la solidità della comunità del PD esiste e vuole avere voce.
Relativamente al tavolo di discussione relativo a Cultura, Identità e Cittadinanza, a cui ho contribuito, è stato ribadita la centralità del settore, pilastro del progetto sui cui intendiamo lo sviluppo della nazione, da far diventare ambito di lavoro del Partito stesso, costruendo luoghi, reti, momenti di elaborazione. Perché un Paese non si cambia con una legge ma con un Pensiero, con una visione, sviluppando egemonia culturale. È necessario lavorare su un rapporto virtuoso pubblico-privato come base di una cittadinanza attiva.
L’Art Bonus che ha già avvicinato notevolmente molti giovani alla cultura deve essere esteso anche ad altre categorie, sostenendo la Valorizzazione e la Tutela del patrimonio culturale come forte elemento identitario per le nuove generazioni anche per i figli degli immigrati. Oggi è importante rivolgersi ai nuovi italiani che dovranno imparare a conoscere il nostro patrimonio per volerne condividere la capacità e l’importanza, anche attraverso la ratifica della Convenzione di Faro.
Anche la riforma del cinema, per la quale tanto mi sono spesa, ha contribuito ad allargare le possibilità di produzione e fruizione di cultura. Un’altra urgenza è certamente rinforzare le politiche per la lettura, favorendo lo sviluppo delle biblioteche di pubblica lettura presenti su tutto il territorio nazionale e promuovendo l’apertura di nuove. E’ inoltre fondamentale coinvolgere il grande patrimonio costituito dalle associazioni del territorio, che contribuiscono a creare un’economia virtuosa e capillare.
In questi anni, grazie a questo lavoro, si è iniziato un cammino per dare dignità ai lavoratori della cultura come lavoratori appunto, professionisti che investono tempo, passione ed energie.
È indispensabile portare avanti questo percorso di riconoscimento e investire nel capitale umano e nella formazione continua in tutti gli ambiti della cultura.
Tutto questo contribuisce a creare una forte coscienza dell’Identità, che riguarda il presente e soprattutto il futuro. Bisogna accogliere e aprirsi all’altro, alle culture diverse da noi. Identità è una parola singolare e plurale al tempo stesso, esattamente come deve essere il nostro Partito Democratico.