Lo schema di decreto legislativo concernente la semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca (AG n. 329), trasmesso alle Camere per l’espressione del parere da parte delle competenti Commissioni, ha ricevuto il parere favorevole con osservazioni da parte della 7a Commissione Istruzione e Cultura del Senato e dalla Commissione parlamentare per la semplificazione.
Lo schema di decreto, emanato in attuazione della delega legislativa contenuta nell’art. 13 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante “Semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca”, recepisce i principi della Carta Europea dei Ricercatori e le migliori prassi internazionali nel settore della ricerca ed interviene armonizzando in un unico provvedimento le diverse disposizioni vigenti e innovando la disciplina, sganciando le procedure per il funzionamento degli Enti Pubblici di Ricerca (EPR) dalla maggior parte di quelle della Pubblica Amministrazione e accostandole a quelle delle Università.
In 7a Commissione Istruzione e Cultura del Senato, dopo la lettura dello schema di parere favorevole con condizioni e raccomandazioni della relatrice Rosa Maria Di Giorgi, i senatori Bocchino e Michela Montevecchi hanno illustrato, a nome dei rispettivi Gruppi, uno schema di parere alternativo di tenore contrario. La relatrice Di Giorgi ha dato conto di un nuovo schema di parere favorevole con condizioni ed osservazioni che è stato infine approvato.
Lo schema di decreto è stato esaminato nella seduta del 3 novembre anche dalla Commissione parlamentare per la semplificazione che ha espresso parere favorevole con osservazioni sulla proposta di parere elaborata dalla relatrice Rosa Maria Di Giorgi. La senatrice Di Giorgi nella relazione ha espresso soddisfazione per l’elaborazione da parte del Governo di uno schema che innova la disciplina degli enti di ricerca, senza distinzione tra enti strumentali e non strumentali; si è soffermata quindi sugli aspetti organizzativi e in particolare sulla Consulta dei presidenti, la cui previsione dovrebbe essere accompagnata da una razionalizzazione delle procedure di formazione del Programma nazionale della ricerca e dall’istituzione, presso la presidenza del Consiglio, di una struttura di missione, in grado di coordinare i diversi Ministeri competenti.Il sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti nel ringraziare la relatrice per aver formulato una proposta di parere che offre spunti interessanti, ha assicurato l’impegno del Governo per trovare il migliore equilibrio possibile tra autonomia degli enti di ricerca e disciplina generale in materia di gestione del personale.
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