Il 20 ottobre durante la sessione del Question time sono state sottoposte in Aula al Ministro dell’istruzione, università e ricerca, Stefania Giannini alcune interrogazioni a risposta immediata inerenti le misure di sostegno pubblico alla ricerca e al sistema universitario e le problematiche connesse all’avvio dell’anno scolastico, con particolare riferimento al reclutamento dei docenti.
Nell’interrogazione che ho presentato, ho chiesto al Ministro Stefania Giannini di chiarire nello specifico:
- quali misure sono state prese a sostegno degli enti di ricerca in riferimento anche allo schema di decreto legislativo per la semplificazione, attualmente in fase di esame parlamentare per l’acquisizione del prescritto parere.
- quali interventi sono previsti nella manovra a sostegno di tali enti e se si intende incrementare, come per le università, anche per gli enti di ricerca il finanziamento ordinario, cioè il Fondo ordinario per il finanziamento degli enti e istituzioni di ricerca (FOE)
- se sono previste delle risorse premiali aggiuntive rispetto alle risorse ordinarie.
- quali le misure a favore del reclutamento, considerata la centralità del capitale umano nel sistema ricerca.
Il Ministro Stefania Giannini ha ricordato che le ultime due leggi di stabilità, invertendo la tendenza dell’ultimo decennio, hanno valorizzato la ricerca e l’università.
Il Fondo di finanziamento ordinario dell’università salirà nel 2018 a 7,3 miliardi; uno stanziamento aggiuntivo di 25 milioni sarà assegnato in quota premiale agli enti di ricerca. Una novità importante è il piano triennale di 300 milioni annui per gli atenei di qualità.
Quanto al capitale umano, il Ministro ha menzionato il piano straordinario per l’assunzione di professori di prima fascia, lo sblocco delle assunzioni di giovani ricercatori e lo stanziamento di 271 milioni per valorizzare i dipartimenti eccellenti, il potenziamento del diritto allo studio attraverso la no tax area e la destinazione di 217 milioni agli studenti più meritevoli, lo stanziamento di 411 milioni per il capitale umano, in particolare per i dottorati più innovativi. Al Ministro non risulta che l’Istituto italiano di tecnologia abbia accumulato un tesoretto.
Ritengo quindi che gli sforzi di questo governo stiano andando verso la giusta direzione ma credo tuttavia – come ho detto in Aula al Ministro Giannini – che ci sia ancora del lavoro da fare e credo che ce ne faremo carico come Parlamento. Infatti, rispetto alla necessità di interventi importanti in questo mondo, indubbiamente ancora si mantiene, secondo la mia opinione, un certo squilibrio nelle misure in favore delle università rispetto agli enti pubblici di ricerca. Proprio per questo credo che, soprattutto sulle risorse umane, si debba fare uno sforzo ulteriore.
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