Ieri approvata al Senato la legge sul cinema con il solo voto contrario di Sinistra Italiana. Una riforma attesa da 50 anni. Si raddoppiano i finanziamenti da 200 a 400 milioni sul fondo cinema, si innalza il tax credit per produttori, distributori ed esercenti da 150 a 260 milioni, si danno 120 milioni a fondo perduto per ristrutturazione sale cinematografiche pubbliche e private, si danno ca 12 milioni l’anno per la scuola. E molto altro. Si valorizza la produzione di qualità e si aiutano i giovani e le opere prime con finanziamenti ad hoc. Ho lavorato per oltre un anno in commissione e con il ministro Franceschini e il suo ministero per avere un testo equilibrato frutto delle esigenze degli operatori del settore e condiviso anche con le opposizioni. Risultato raggiunto con soddisfazione di tutti, a partire dal Presidente della commissione cultura Andrea Marcucci.
Questo provvedimento nasce a Firenze, sul palco dell’Odeon, nel 2014, quando il presidente Zucconi chiese a Matteo Renzi un impegno per una riforma del cinema. Lo abbiamo fatto. E ringrazio tutti coloro che hanno creduto di potercela fare e che mi hanno aiutato in questo difficile percorso.
Ieri mi sono commossa al voto finale. Ne valeva la pena.