Ho sottoscritto il disegno di legge della senatrice Silvana Amati recante “Delega al Governo in materia di modalità di esercizio del diritto di voto da parte dei cittadini italiani che, per motivi di studio, si trovano in un comune diverso da quello di residenza”.
Il disegno di legge intende introdurre misure che permettano agli studenti fuori sede sul territorio italiano di esercitare il proprio diritto di voto senza dover necessariamente rientrare nei comuni di residenza.
L’esigenza del provvedimento nasce dal fatto che secondo i dati ISTAT, nonostante il numero di elettori sia in crescita, i votanti continuano a diminuire. Questa tendenza è stata confermata nel corso del 2013 e 2014, anni in cui si sono svolte numerose consultazioni elettorali: elezioni per il Parlamento europeo, per il Parlamento italiano, rinnovo di numerosi organi di governo regionali, provinciali e comunali.
È noto inoltre che la maggior parte degli studenti italiani iscritti a facoltà in università con sede in comuni diversi da quelli di residenza, non la trasferiscano nel corso degli studi. Questi ragazzi si trovano, quindi, a dover affrontare viaggi anche lunghi per esercitare il proprio diritto di voto, in una fase della loro vita in cui in larga parte non dispongono di risorse economiche autonome o ne dispongono in misura limitatissima, dovendo contare sul sostegno delle famiglie, spesso costrette a significativi sacrifici per la formazione dei propri figli. Le agevolazioni nei trasporti, attualmente previste per chi si rechi nel comune di residenza per votare, spesso non sono un sufficiente incentivo, non coprendo interamente la spesa, né possono servire a risolvere il problema della concomitanza con altri importanti impegni di studio.
Nello specifico il testo stabilisce quindi i princìpi e criteri direttivi per l’esercizio della delega, che dovrà prevedere una fattispecie di ammissione al voto con procedura speciale, ossia al di fuori della sezione di iscrizione elettorale nell’ambito del comune di residenza anagrafica, e stabilirne l’applicabilità; individua le categorie di studenti cui è riconosciuta tale facoltà e definire forme e modalità di dichiarazione della volontà di esercizio dell’opzione, nonché quelle tecnico-organizzative; indica le amministrazioni competenti nonché le modalità di raccordo e di coordinamento con la sezione elettorale del comune nella cui lista elettorale è iscritto lo studente che esercita l’opzione, e armonizza e coordina la nuova disciplina con quella vigente in materia.
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