L’Assemblea di Montecitorio ha approvato il ddl sulla prevenzione e repressione del bullismo e del cyberbullismo.
Il provvedimento introduce una serie di misure di carattere educativo e formativo, finalizzate in particolare a favorire una maggior consapevolezza tra i giovani del disvalore di comportamenti persecutori che, generando spesso isolamento ed emarginazione, possono portare a conseguenze anche molto gravi su vittime in situazione di particolare fragilità.
La proposta di legge prevede poi – in riferimento al bullismo informatico – la possibilità per chiunque (tanto il minorenne quanto il genitore o l’esercente la responsabilità sul minore) di chiedere al gestore del sito Internet o del social media l’adozione di provvedimenti inibitori e prescrittivi a sua tutela (oscuramento, rimozione o blocco dei contenuti specifici che costituiscono cyberbullismo), previa conservazione dei dati originali.
Il gestore deve attivarsi entro 24 ore dall’istanza e provvedere sulla richiesta nelle successive 48 ore; se ciò non si verifica, l’istanza può essere rivolta al Garante per la protezione dei dati personali che provvede al blocco dei contenuti in applicazione del Codice della privacy (artt. 143 e 144 del d.lgs. n. 196 del 2003).
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