Senato: approvato il rendiconto delle entrate e delle spese per l’anno finanziario 2015 e il progetto di bilancio interno del Senato per l’anno finanziario 2016

Senato: approvato il rendiconto delle entrate e delle spese per l’anno finanziario 2015 e il progetto di bilancio interno del Senato per l’anno finanziario 2016

L’Assemblea del Senato ha approvato il rendiconto delle entrate e delle spese del Senato per l’anno finanziario 2015 e il progetto di bilancio interno per l’anno finanziario 2016.
I documenti di bilancio confermano la missione indicata dall’ordine del giorno, approvato il 3 agosto 2011, che prevedeva la riduzione significativa della spesa, la distinzione tra la spesa di funzionamento e la spesa previdenziale, il superamento del criterio della spesa storica, e l’integrazione delle strutture amministrative delle due Camere.

La spesa in termini nominali scende da 520 milioni nel 2012 a 495 milioni nel 2015. La spesa per i senatori è stabile, la spesa previdenziale per gli ex senatori registra un calo modesto, mentre cala sensibilmente la spesa per il personale (da 123 a 102 milioni).

Il Senato punta quindi su risparmi, trasparenza e innovazione.

Risparmi: in quattro anni l’onere sulla finanza pubblica si è ridotto di 151,9 milioni. Il Senato ha restituito allo Stato 65,5 milioni e ha tagliato la dotazione di altri 86,4 milioni. Oggi il rapporto tra bilancio interno e spesa dello Stato è sceso allo 0,060%.
Minor onere di circa 31 milioni per le indennità dei parlamentari, mentre i risparmi di 36,7 milioni sulle retribuzioni dei dipendenti.

Trasparenza: significa l’azzeramento di fatto dei fondi di riserva. Tutte le uscite sono dettagliate voce per voce e sono pianificate, verificate e rendicontate. Trasparenza significa anche “efficienza”, innanzitutto nel settore delle gare e dei contratti, per garantire maggiore economicità di gestione. Sono state realizzate collaborazioni con la Camera, per la gestione congiunta di alcune procedure di gara. Il salto di qualità sarà la creazione della “centrale unica di committenza” del Parlamento. In collaborazione con Consip S.p.A., inoltre, il Senato ha anche avviato la digitalizzazione completa delle procedure di gara.

Infine, massima trasparenza dei lavori parlamentari con 8 canali di diretta streaming sul web. Dall’inizio della Legislatura, sono state trasmesse in diretta 1.160 sedute di Commissione. L’archivio web delle sedute di Assemblea è ora disponibile anche in modalità “frazionata”: è cioè possibile selezionare e ascoltare gli interventi di singoli Senatori, senza dover cercare la parte di proprio interesse all’interno della registrazione di una intera seduta.
Cittadini, studenti, insegnanti, ricercatori possono sfogliare e vedere i lavori del Senato con facilità ed immediatezza.

Innovazione: sopratutto nella gestione del personale. Si è passati dai 1.098 dipendenti del 2006 agli attuali 669, con una diminuzione pari al 39,07%. E’ confermato anche il “sorpasso” della componente femminile: sono 354 le dipendenti in servizio contro 315 unità di sesso maschile. E’ stata aperta accanto all’Aula la prima nursery per le senatrici madri.

Con il coinvolgimento dei dipendenti in pensione, infine, sono aumentati i momenti di apertura al pubblico, oltre a Palazzo Madama, anche a Palazzo Giustiniani e alla Sala della Costituzione.

Infografica sulla riduzione dei costi del Senato infografica_bilancio