L’Assemblea di Montecitorio ha approvato il disegno di legge recante una delega al Governo in tema di norme relative al contrasto alla povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali, collegato alla manovra di finanza pubblica per il 2016.
Il provvedimento mira a contrastare la povertà e l’esclusione sociale, ampliare le protezioni fornite dal sistema delle politiche sociali per renderlo più adeguato rispetto ai bisogni emergenti e più equo e omogeneo nell’accesso alle prestazioni, in attuazione dell’articolo 3 della Costituzione e nel rispetto dei princìpi della Carta fondamentale dei diritti dell’Unione europea.
La legge di stabilità 2016 (commi 386-390 della legge 208/2015) ha infatti disegnato una serie di interventi per il contrasto alla povertà e ha previsto, al comma 388, uno o più provvedimenti legislativi di riordino della normativa in materia di strumenti e trattamenti, indennità, integrazioni di reddito e assegni di natura assistenziale, anche rivolti a beneficiari residenti all’estero, finalizzati all’introduzione di un’unica misura nazionale di contrasto alla povertà, correlata alla differenza tra il reddito familiare del beneficiario e la soglia di povertà assoluta.
Il testo passa ora all’esame del Senato.
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