È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo bando per la realizzazione della rete in fibra nelle aree bianche, quelle cioè a fallimento di mercato, che interesserà inizialmente sei Regioni (Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto) con le quali si sono chiusi specifici accordi di programma e relative convenzioni operative per l’utilizzo, insieme con il Fondo Sviluppo e Coesione nazionale, dei fondi strutturali FESR e FEASR.
Le aree individuate dal primo bando sono quelle a fallimento di mercato, le cosiddette “aree bianche”, raggruppate nei Cluster C e D previsti dal Piano nazionale banda ultralarga.
Oggetto del bando è la progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione di una rete passiva e attiva di accesso in modalità wholesale, che consenta agli operatori di telecomunicazione di fornire servizi agli utenti finali a 100Mbps e comunque non al di sotto dei 30Mbps. La rete sarà data in concessione per 20 anni e rimarrà di proprietà pubblica.
Sono 6,5 milioni i cittadini interessati dagli interventi previsti in questo primo bando, più di 3,5 milioni le unità immobiliari e 3 mila i comuni.
I fondi pubblici saranno 1,4 miliardi, suddivisi in più di un miliardo di fondi statali (FSC) e 352 milioni di fondi strutturali a livello regionale.
Entro l’estate partiranno i bandi per tutte le altre Regioni.
Banda ultralarga, in G.U. il primo bando per le aree bianche