Rilancio l’appello, pubblicato sabato sul portale del gruppo PD del Senato, da me lanciato in un nota insieme alle senatrici Angelica Saggese, Laura Fasiolo, Emma Fattorini, Nicoletta Favero, Pamela Orrù e Venera Padua.
Numerose e autorevoli esponenti del movimento femminista internazionale hanno firmato nei giorni scorsi l’importante carta di Parigi per mettere al bando la maternità surrogata. Anche noi abbiamo aderito e ci sentiamo vicine alla loro battaglia. Crediamo che anche nel nostro Paese debba aprirsi una riflessione seria sull’utero in affitto.
Ci stiamo concentrando sul diritto alla genitorialità delle coppie omosessuali e stiamo sottovalutando un tema di portata enorme: l’uso del corpo delle donne. L’utero in affitto è una pratica inaccettabile che riguarda sicuramente anche le coppie etero ma che ha implicazioni dirette nella versione attuale della stepchild adoption contenuta nel ddl Cirinnà. Non vogliamo ci sia alcuna strumentalità ma neppure nessuna ipocrisia. Ribadiamo con fermezza che i diritti delle coppie dello stesso sesso non devono confliggere con quelli delle donne. Cosa pensano, dunque, le donne del Pd della strumentalizzazione del corpo delle donne? Tutti diciamo che è una pratica odiosa e quindi il Parlamento dovrà trovare il modo di stigmatizzarla in concreto e in forma davvero unitaria.