Il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha reso un’informativa in Aula al Senato sull’evoluzione della crisi in Medio Oriente.
Il Ministro ha affermato che Daesh rappresenta una sfida senza precedenti e richiede una strategia a diversi livelli: militare, politico-diplomatico, culturale, umanitario, rinunciando all’illusione di scorciatoie e guerre lampo.
Ha comunicato, inoltre, che Roma ospiterà il prossimo vertice della coalizione anti-Daesh, per mettere a punto una strategia complessiva contro quella che rappresenta oggi una minaccia globale.
Se sul piano militare la coalizione ha recentemente ottenuto successi in Iraq e in Siria grazie ai peshmerga addestrati da forze italiane, sul piano politico diplomatico l’iniziativa dell’Italia si dispiega lungo tre direttrici:
– il coinvolgimento necessario della Russia nella lotta al terrorismo e la riduzione della tensione tra Russia e Turchia, dopo l’abbattimento del jet russo;
– la definizione di un processo di transizione in Siria, che stabilisca un termine per l’uscita di scena di Bashar Assad;
– l’organizzazione a Roma il 13 dicembre di una conferenza sulla Libia, che coinvolga anche i paesi limitrofi.
A tal proposito, l’obiettivo è quello di rimuovere gli ostacoli che impediscono l’intesa sulla formazione di un Governo libico di coalizione nazionale.
Qui l’intervento del Ministro Gentiloni