L’Assemblea di Montecitorio ha approvato il testo unificato che introduce nuove modifiche al Codice antimafia e ad altre disposizioni di leggi vigenti.
Il provvedimento si compone di 30 articoli e introduce importanti azioni volte a:
· modificare la disciplina delle misure di prevenzione personali;
· rendere più efficace e tempestiva l’adozione delle misure di prevenzione patrimoniale;
· garantire una maggiore trasparenza nella scelta degli amministratori giudiziari;
· favorire la ripresa delle aziende sottoposte a sequestro, in particolare con la previsione di uno specifico stanziamento per il credito alle aziende sequestrate e con ulteriori misure dirette a sostenere la prosecuzione delle attività e la conseguente salvaguardia dei livelli occupazionali;
· modificare il regime della tutela dei terzi e i rapporti con le procedure concorsuali (es. fallimento) già in corso al momento del sequestro;
· riorganizzare l’Agenzia nazionale per i beni confiscati, ponendola sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio e rivedendone i compiti;
· estendere i casi già previsti di confisca allargata, disposta – pur in mancanza di un nesso tra bene e reato – quando viene accertato che il patrimonio dell’autore del reato è sproporzionato rispetto al reddito e quando il condannato non è in grado giustificare la provenienza di tali beni;
· introdurre misure di contrasto al “caporalato”;
· istituire presso il tribunale del capoluogo del distretto di corte d’appello sezioni o collegi specializzati chiamati a trattare in via esclusiva i procedimenti previsti dal Codice antimafia.
Il testo passa ora all’esame del Senato.
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