Con 179 voti favorevoli, 16 contrari e 7 astenuti l’Assemblea del Senato ha approvato il ddl sulla riforma costituzionale.
Il provvedimento prevede disposizioni volte a favorire il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi delle istituzioni, la soppressione del CNEL, nonché la revisione del Titolo V della Parte II della Costituzione.
La riforma del Senato rappresenta un passaggio molto rilevante nel percorso di cambiamento impostato in questa legislatura dal Governo Renzi. Questa riforma è parte di un processo che punta a rendere più efficace l’azione legislativa; un processo che dovrà condurre a produrre norme in tempi più brevi e a evitare la duplicazione nella fase di formazione delle leggi determinata dal bicameralismo paritario che i padri costituenti avevano scelto di adottare nella nuova Repubblica uscita dalla guerra e da venti anni di dittatura fascista.
Il testo ora passa alla Camera per la quarta lettura.
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