Ho presentato un’interrogazione a risposta orale al Presidente Renzi e ai Ministri Franceschini e Madia sulla questione legata all’inquadramento del personale tecnico nella dirigenza della Regione Siciliana.
A seguito di un concorso bandito dalla Regione Siciliana nel 2000 per la copertura di 327 posti per dirigente tecnico antropologo, archeologo, architetto, archivista, bibliotecario, biblioteconomo, chimico, etnolinguista, fisico, geologo, ingegnere, naturalista, paleografo e storico dell’arte nel ruolo tecnico dei beni culturali, di cui alla tabella A della legge regionale n. 8 del 1999 (VIII livello retributivo), veniva promulgata una legge regionale (n.10 del 2000) di riclassificazione del personale dirigenziale e non della Regione, che faceva salvi i concorsi banditi prima dell’entrata in vigore della medesima legge, tra cui il concorso citato, senza prevedere alcuna modificazione del suo contenuto in relazione all’inquadramento dei soggetti dichiarati vincitori, nonché al loro trattamento economico.
A seguito di ciò sono scaturiti una serie di ricorsi poiché si è creata una situazione di disparità tra gli stessi vincitori del concorso dal momento che 6 lavoratori sono stati inquadrati nell’ex III fascia dirigenziale, ormai soppressa con la citata legge n. 10 del 2000, mentre 81 sono stati inquadrati nella categoria D.
I vincitori del concorso hanno poi chiesto un chiarimento alla Regione ed un intervento per rimediare alla grave disparità di trattamento che vede coinvolti soggetti vincitori di un bando di concorso non completamente rispettato nei suoi esiti, senza però ricevere adeguata risposta.
Pertanto, con la presente interrogazione si chiede di sapere:
– se il Governo sia a conoscenza dei fatti descritti e quali siano le valutazioni in merito;
– se non ritenga opportuno intervenire, per quanto di competenza, in riferimento alla vicenda descritta.
Qui il testo dell’interrogazione