(9Colonne) Roma, 20 ott – “C’è tanta domanda nel settore e noi daremo la risposta”.Queste le parole della senatrice del Pd Rosa Maria Di Giorgi, prima firmataria della Legge quadro di Riforma del settore Cinematografico e Audiovisivo, al termine della prima audizione in Senato con le associazioni di categoria.
All’interno dell’aula si sono susseguite le considerazioni e i possibili miglioramenti al testo dell’Associazione “100 autori”, dell’ANAC, dell’ANART, della SIAE, dell’AIDAC, e dei WGI. Tutte comunque concordi nella necessità di un riassetto complessivo del settore. Oltre al Centro unico Nazionale del Cinema e dell’Audioviso, la legge prevede il prelievo di scopo, l’adozione di un principio generale di trasparenza su tutti gli atti e i contratti che riguardano un’opera cinematografica finanziata con risorse pubbliche, tramite l’istituzione di un registro cinematografico e la definizione di sanzioni certe, con un criterio progressivo di severita’ collegato alla gravita’ dell’infrazione. “Cinquant’ anni- conclude Di Giorgi – tanto il tempo di attesa per l’industria cinematografica italiana per vedere riformare l’intero comparto. Ora, grazie a questa legge quadro sul riordino del settore Cinema, questa attesa sta per concludersi”. Si replica martedì prossimo.