L’Assemblea di Montecitorio ha approvato il disegno di legge che introduce nel codice penale i delitti di omicidio stradale e di lesioni personali stradali.
L’obiettivo è quello di punire con la reclusione (di diversa entità in ragione del grado della colpa stessa) il conducente di veicoli a motore la cui condotta imprudente costituisca causa dell’evento mortale.
Nello specifico, il provvedimento prevede che:
– la pena è diminuita fino alla metà quando l’omicidio stradale, pur cagionato dalle suddette condotte imprudenti, sia conseguenza anche di una condotta colposa della vittima;
– la pena è invece aumentata se l’autore del reato non ha conseguito la patente (o ha la patente sospesa o revocata) o non ha assicurato il proprio veicolo a motore;
– un aumento della pena nel caso in cui il conducente provochi la morte di una o più persone e le lesioni di una o più persone.
E’ stabilita, inoltre, una specifica circostanza aggravante nel caso in cui il conducente, responsabile di un omicidio stradale colposo, si sia dato alla fuga. In tale ipotesi, la pena è aumentata da 1/3 a 2/3 e non può, comunque, essere inferiore a 5 anni (attualmente è prevista in via generale la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la sospensione della patente di guida da uno a 3 anni).
Il provvedimento torna ora all’attenzione e all’esame del Senato.