“Mettiamoci in Gioco”, campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo

“Mettiamoci in Gioco”, campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo

Mercoledì 16 settembre dalle ore 13.30 alle ore 15.30 si terrà, presso la Sala della Mercede di Palazzo Marini a Roma, l’incontro dell’intergruppo parlamentare sul gioco d’azzardo, di cui faccio parte.

“Mettiamoci in gioco” – campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo – è un’iniziativa nata nel 2012 per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo nel nostro Paese e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche, nonché per avanzare proposte di regolamentazione del fenomeno, per fornire dati e informazioni, per catalizzare l’impegno di tanti soggetti che a livello nazionale e locale si mobilitano per gli stessi fini.

La campagna è promossa da una pluralità di soggetti: istituzioni e organizzazioni del terzo settore, associazioni di consumatori e sindacati, quali Acli, Ada, Adusbef, Anci, Anteas, Arci, Associazione Orthos, Auser, Aupi, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Ctg, Federazione Scs-Cnos/Salesiani per il sociale, Federconsumatori, FeDerSerD, Fict, Fitel, Fp Cgil, Gruppo Abele, InterCear, Ital Uil, Lega Consumatori, Libera, Scuola delle Buone Pratiche/Legautonomie-Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uil Pensionati, Uisp.

Il gioco d’azzardo ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo enorme in Italia. Per questo, di fronte a una situazione così grave, la campagna “Mettiamoci in gioco” chiede di: dare ai sindaci un reale potere di controllo sul fenomeno nel loro territorio; ridurre l’alta variabilità attuale nella tassazione sui diversi giochi incrementando le entrate per lo Stato, rimaste stabili pur in presenza di un volume d’affari crescente; portare a termine le procedure per l’inserimento del gioco d’azzardo patologico nei livelli essenziali di assistenza che devono essere garantiti dal servizio sanitario nazionale; vincolare l’1% del fatturato annuo dei giochi d’azzardo al finanziamento delle azioni di prevenzione, assistenza, cura e ricerca relative al gioco d’azzardo patologico; dare seguito a quanto stabilito nel decreto Balduzzi sulla regolamentazione della pubblicità che riguarda il gioco d’azzardo, vietando inoltre le pubblicità che indicano le possibilità di vincita senza contrapporle alle possibilità di perdita e quelle che promuovono illusorie probabilità di vincite facili; vincolare l’esercizio delle concessioni al rispetto del codice di autoregolamentazione pubblicitaria adottato dalla Federazione Sistema Gioco Italia, stabilendo al contempo una Authority di controllo esterna ad Aams; stabilire una moratoria sull’introduzione di nuovi giochi fino a quando non saranno noti i risultati delle ricerche promosse da enti terzi sui rischi e i benefici delle attuali politiche in materia, e, infine, adottare un registro unico nazionale delle persone che chiedono l’autoesclusione dai siti di gioco d’azzardo.

Urge pertanto promuovere dibattiti a livello trasversale per riuscire a legiferare sul tema del contrasto al gioco d’azzardo e per stabilire strategie e linee guida che possano essere efficaci per contrastare questo fenomeno in rapida espansione.

Per saperne di più:

www.mettiamociingioco.org/