Ho sottoscritto la mozione, a prima firma della Senatrice Nicoletta Favero, riguardante il problema dei richiedenti asilo.
In merito alla questione, il 13 maggio scorso, la Commissione europea ha approvato “l’Agenda europea globale sulla migrazione”, che rappresenta una svolta significativa e un primo passo concreto verso l’adozione di una politica comune europea per la gestione di questo fenomeno così complesso e in continua evoluzione.
Già con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona la materia del diritto di asilo, di protezione sussidiaria e di protezione temporanea è stata assunta nella politica comune dell’Unione europea impegnando così gli Stati aderenti ad una comune regolamentazione.
L’Italia ha riconosciuto il diritto di asilo nell’articolo 10, comma terzo, della Costituzione, ma non ha provveduto a creare una disciplina organica con legge ordinaria, motivo per cui il sistema di accoglienza e la gestione dei richiedenti asilo e protezione internazionale presenta diverse criticità nel nostro Paese.
Viste le difficoltà che gli Stati dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, hanno riscontrato nella gestione dei richiedenti asilo, con la presente mozione si intende impegnare il Governo a:
- completare il quadro normativo in materia di asilo, in coerenza con la disciplina europea, anche prevedendo un testo unico dal quale far discendere le decisioni da adottare;
- favorire un ulteriore incremento delle commissioni territoriali competenti per il riconoscimento dell’asilo politico e la protezione internazionale;
- dare un indirizzo comune a tutti gli operatori chiamati a decidere in merito alle richieste di asilo, definendo parametri e criteri mediante i quali motivare la decisione;
- considerare il notevole impegno delle comunità locali in tema di accoglienza ed integrazione, valorizzando l’adesione effettiva dei richiedenti asilo ai progetti di inserimento scolastico e lavorativo;
- implementare il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e di integrazione dei rifugiati, sostenendo l’attivit à delle amministrazioni locali e di tutti gli operatori istituzionali, sociali e volontari che possano essere coinvolti in progetti di sperimentazione di buone pratiche locali.