L’Assemblea di Montecitorio ha approvato la proposta di legge sulla diffamazione, recante modifiche alla legge 8 febbraio 1948 n. 47, al codice penale, al codice di procedura penale, al codice di procedura civile e al codice civile.
La principale novità del provvedimento è che per la diffamazione non sarà più previsto il carcere per i giornalisti, che potranno essere soggetti a sole pene pecuniarie (dai 5mila ai 10mila euro). Se il fatto attribuito è però consapevolmente falso, la multa aumenta e ammonta dai 10mila ai 50mila euro.
Per il soggetto diffamato ci sarà l’obbligo di rettifica, che dovrà essere pubblicata senza commento.
Tra le altre novità, nel testo si estende l’ambito di applicazione della legge sulla stampa alle testate giornalistiche online registrate presso le cancellerie dei tribunali.
La norma passa ora all’esame del Senato.
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