Il mio intervento in Aula a termine della seduta pomeridiana del 22 aprile, in merito alla distruzione da parte dei miliziani dell’Isis, del sito di Nimrud, uno dei più importanti reperti archeologici dell’antica Mesopotamia, che si trova in Iraq a sud della città di Mosul, occupata dal Califfato islamico di Abu Bakr al-Baghdadi dallo scorso giugno.
Il fatto in questione è stato definito dall’UNESCO “un crimine di guerra” e rappresenta senza dubbio un nuovo danno irreparabile al patrimonio archeologico non solo dell’Iraq, ma del mondo.