CdM: attività e vigilanza di Enti Creditizi

CdM: attività e vigilanza di Enti Creditizi

Si è riunito venerdì 8 maggio 2015, a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri, sotto la presidenza del Premier Matteo Renzi.

Su proposta dello stesso Presidente e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, il Consiglio ha approvato il decreto che contiene le modifiche al Testo Unico Bancario e al Testo Unico della Finanza, volte a recepire a livello legislativo la direttiva 2013/26/UE sull’accesso all’attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento.

La direttiva definisce un assetto organico di regolamentazione e controllo sulle banche e sulle imprese di investimento, accogliendo i contenuti del terzo accordo di Basilea sul capitale.

L’obiettivo è quello di favorire il rafforzamento della disciplina prudenziale e dell’accrescimento del livello di armonizzazione delle regole applicabili agli intermediari che operano nel mercato unico europeo.

Il decreto legislativo che è stato approvato riforma invece la disciplina dei requisiti dei manager e dei partecipanti al capitale, integrando i requisiti oggettivi di onorabilità e di professionalità con criteri di competenza e correttezza.

Viene prevista inoltre una disciplina che limita il cumulo degli incarichi e si inserisce la possibilità di rimuovere uno o più esponenti aziendali quando la loro permanenza in carica sia di pregiudizio per la sana e prudente gestione della banca e non sia possibile pronunciare la decadenza per perdita di requisiti.

Per saperne di più:

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