Il 27 gennaio scorso il Senato ha approvato, con 184 voti a favore e 66 contrari, la nuova legge elettorale, il cosiddetto Italicum, che con il suo approdo a Palazzo Madama ha subito molte variazioni, diventando così la legge che il centrosinistra avrebbe sempre voluto.
La legge, che entrerà in vigore dal primo luglio 2016, si applicherà alla sola Camera dei Deputati dato che, nel frattempo, un’altra riforma approvata dal Governo Renzi sta finalmente cambiando, semplificandolo, il sistema del “bicameralismo perfetto” italiano.
Dal punto di vista della governabilità, viene assegnato un premio di maggioranza alla lista che otterrà più del 40% dei voti al primo turno. Nel caso in cui nessuna lista ottenga tale risultato, si andrà ad un ballottaggio tra le liste più votate.
La lista vincitrice otterrà così il premio di maggioranza, vedendosi attribuire la maggioranza assoluta dei seggi (340 su 630). Questo garantirà la governabilità del Paese e una chiara responsabilità di governo al vincitore. La rappresentanza di tutti i cittadini nel nuovo Parlamento è comunque garantita dall’abbassamento della soglia di sbarramento, inizialmente prevista al 4% per i partiti in coalizione e all’8% per i non coalizzati, ad un unico 3%, ovvero una rappresentanza reale di una parte significativa del Paese.
Per quanto riguarda le circoscrizioni elettorali, l’intero territorio nazionale sarà suddiviso in 100 piccoli collegi, circa uno ogni 600 mila abitanti. In ogni collegio ciascun partito potrà presentare una breve lista di candidati alternati in base al sesso.
Il capolista sarà bloccato, chiaro e riconoscibile. L’elettore potrà così liberamente decidere per chi votare esprimendo al massimo due preferenze – necessariamente di sesso opposto – all’interno dei candidati presenti nella lista da lui prescelta.
Voglio sottolineare ancora due novità introdotte dal Senato:
La prima riguarda l’obbligo per i partiti o i movimenti che concorrono alle elezioni di presentare, al momento del deposito delle liste, anche il proprio Statuto con le finalità e le regole interne.
Una seconda consente il voto per corrispondenza agli studenti italiani impegnati in università europee nell’ambito dei progetti Erasmus, ma anche a coloro che si trovano in uno dei Paesi membri per motivi di lavoro o per cure mediche. Per tutti, il periodo minimo di permanenza all’estero per poter votare è di tre mesi.
L’Italicum è un impianto normativo che rappresenta una sintesi politica di alto livello, che testimonia come per il PD sia iniziato e stia continuando il tempo delle decisioni e dell’unità, nell’interesse e per il bene del Paese.