Si chiama “Investment compact” il decreto che il Governo intende portare nel Consiglio dei Ministri del 20 gennaio prossimo. Si tratta di un provvedimento costituito da 21 articoli suddivisi in tre parti: una contenente misure urgenti a favore delle PMI, una dedicata a startup and business angels ed una finalizzata all’attrazione degli investimenti.
Numerose ed importanti le disposizioni dedicate alle piccole e medie imprese, che costituiscono la chiave di volta della nostra economia e che stanno soffrendo a causa del prolungamento della crisi e del rallentamento economico. Tra le novità introdotte dal decreto sono da segnalare il potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia, l’ampliamento della platea dei soggetti che potranno accedere al Fondo (incluse le imprese di assicurazione e gli organismi di investimento collettivo del risparmio) e la creazione di un apposito Comitato che avrà il compito di garantire una maggiore operatività del Fondo stesso.
Una particolare attenzione è rivolta alla categoria delle PMI innovative, che includerà le piccole imprese con spesa in R&S pari almeno al 10% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione e con almeno un terzo della forza lavoro espresso da un personale altamente qualificato. Le PMI con queste caratteristiche entreranno in una sezione speciale del registro delle imprese, che consentirà loro di beneficiare delle semplificazioni e delle agevolazioni che oggi, in base al decreto crescita 2.0, sono riservate alle startup innovative (società costituite da non più di 4 anni). E’ previsto inoltre che le imprese che intendono avviare piani di investimento pluriennali di importo superiore a 500 milioni, per importi annuali non inferiori a 100 milioni, abbiano accesso a una procedura di ruling che si concluderà con la stipula di un accordo tra l’Amministrazione pubblica e l’impresa.
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