Il 22 ottobre è stato presentato, a Firenze, il bando per finanziare progetti di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo di sperimentazioni realizzati, in modo congiunto, da imprese e organismi di ricerca.
La dotazione finanziaria supera i 51 milioni di euro, due gli ambiti di intervento prioritari:
1.nuove tecnologie del settore energetico con particolare riferimento al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili
2. piattaforma tecnologica integrata per l’optoelettronica, la fotonica, l’ICT, la robotica e le altre tecnologie abilitanti connesse.
Tre gli obiettivi del bando: favorire la collaborazione tra imprese e sistema della ricerca per elaborare progetti capaci di rispondere alle esigenze di innovazione e competitività, agevolare lo scambio di conoscenze e competenze tra imprese incentivando aggregazioni, favorire le ricadute occupazionali e sulla competitività del sistema produttivo toscano.
La domanda per partecipare al bando deve essere redatta esclusivamente on-line al sito Internet e può essere presentata entro le 17 del 23 dicembre 2014.
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21 milioni e 440 mila euro derivano dai fondi PAR FAS (Programma Attuativo Regionale Fondo Aree Sottoutilizzate) di Regione Toscana e saranno utilizzati per contributi a fondo perduto finalizzati ad attività di ricerca realizzate dalle università e dagli altri organismi di ricerca, pubblici e privati, operanti in Toscana. Altri 29 milioni e 700 mila euro, a valere suoi fondi FAR (Fondo Agevolazioni Ricerca) messo a disposizione dal MIUR, andranno per attività di ricerca realizzate da imprese operanti sul territorio regionale (15 milioni saranno destinati a titolo di finanziamento a credito agevolato e i restanti 14,7 a titolo di contributo a fondo perduto).
Sono previsti partenariati, mediante la costituzione di specifiche ATS (Associazioni Temporanee di Scopo), composte da non più di 5 imprese, fra cui almeno una di piccole o micro dimensioni, e da organismi di ricerca: il capofila delle ATS deve necessariamente essere scelto tra le imprese.
Due le linee d’azione: in quella “A” il costo dei progetti deve essere compreso fra 1 e 3 milioni di euro (le ATS devono essere composte da sole piccole medie imprese in collaborazione con almeno un organismo di ricerca) mentre nella linea “B” il costo dei progetti sale fra i 3 e i 15 milioni di euro (qui gli ATS sono composti da grandi imprese con PMI in collaborazione con almeno un organismo di ricerca).