Si è svolta oggi presso la sala stampa della Camera dei Deputati la conferenza stampa di presentazione delle 26.000 firme raccolte in pochi giorni per chiedere a Carlo Tavecchio di fare un passo indietro e ritirare la propria candidatura alla presidenza della Figc dopo le incredibili parole pronunciate sui calciatori stranieri nelle squadre italiane.
E’ stata un’occasione utile per parlare di razzismo nello sport. Ancora oggi troppe battute razziste vengono giustificate come “frasi da bar” e questo sottolinea come il problema sia più radicato, ovvero culturale.
Lo sport educa i nostri giovani così come la scuola e non è un caso che al Senato (così come alla Camera) la materia rientri nelle competenze della Commissione “Istruzione, Cultura e Sport” di cui faccio parte.
E’ stata anche presentata la proposta di legge per introdurre lo ius soli nel mondo dello sport e il volume “Campioni d’Italia? Le seconde generazioni e lo sport” il primo libro/dossier che fa il punto sulle condizioni delle seconde generazioni e il razzismo nello sport.
Stendendo un velo pietoso sul caso Tavecchio, quello che importa è battere il razzismo in tutte le sue forme. L’Italia non può permettersi di perdere questa partita.