Roma, 25 apr.(Adnkronos) – “Il problema non è tanto il Pd, dove ci possono essere sensibilità diverse, ma l’inaffidabilità di Forza Italia e le parole di Berlusconi che, francamente, mi sembrano un vecchio ritornello”. Rosa Maria Di Giorgi ha pochi dubbi sull’esito delle riforme in Senato e sulla tenuta interna del Pd, mentre punta il dito su Forza Italia. “Comunque, credo ci sia bisogno di un ulteriore chiarimento nella maggioranza e con FI”, spiega. “Non dimentichiamo che Berlusconi è all’opposizione”, è la premessa della senatrice del Pd. Che poi spiega: “Berlusconi aveva detto che ci stava, poi va in Tv e rimette in discussione tutto. Così è difficile portare avanti il discorso delle riforme. A seconda delle questioni personali di Berlusconi si cambia posizione sui destini del Paese”. La Di Giorgi però non sembra temere particolarmente le minacce del leader di Forza Italia: “Non sono vere, è il clima elettorale che non aiuta. Ciascuno alza il prezzo. E per noi, che abbiamo la responsabilità delle riforme, è molto più difficile”.
Diverso e’ il discorso sul Pd: “La soluzione mi pare sia alla portata”, dice la Di Giorgi. “Martedì ci sarà Renzi all’assemblea del gruppo, è importante che ci sia una diretta presa del premier con i senatori che ancora hanno qualche perplessità”. L’esponente del Pd parla di “qualche dissenso personale, penso a Chiti, ma mi sembrano questioni personali. Di fatto, una decisione c’è già stata ed è quella di andare nella direzione indicata dal governo”. Sulla soluzione da individuare, cioè se presentare un nuovo testo di riforma o restare a quello del Senato, la Di Giorgi spiega: “C’è una proposta del governo, da quella si deve partire. Qualche mediazione è sempre possibile, sui 21, sulle funzioni. Sono punti su cui c’è la massima disponibilità del premier. Ma per il resto il testo base deve essere quello del governo”.
C’è problema inaffidabilità. FI, Berlusconi ripete vecchio ritornello
