“Quando parliamo di femminicidio e violenza sulle donne, non siamo di fronte a eventi occasionali, ma a un vero e proprio dramma sociale. Servono di interventi che spostino il fulcro delle politiche di genere nella scuola, perché la rivoluzione capace di cambiare stereotipi e cancellare devastanti incrostazioni mentali può essere solo culturale e deve partire dai giovani”.
Questa la dichiarazione della senatrice fiorentina del Pd, Rosa Maria Di Giorgi, a margine del convegno “Donne e media”, svoltosi nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma, alla presenza tra gli altri dei presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, della presidente della Rai, Anna Maria Tarantola e della promotrice dell’evento, la vice presidente del Senato Valeria Fedeli.
“Un fenomeno – prosegue la senatrice Di Giorgi – che, molto spesso, trasforma la figura femminile in vittima designata di una concezione malata di amore o in oggetto di sudditanza. La risposta deve partire in particolare dalla scuola, il luogo in cui si formano i cittadini di domani, uomini e donne che saranno chiamati a dar vita a una società migliore, in cui il verbo amare non può far rima con ammazzare”.