“La lotta alla mafia inizia nelle scuole, dando vita a una trasformazione culturale che dai giovani si trasmetta all’intera società. I principi della legalità e l’impegno dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata devono entrare nei programmi formativi, come educazione civica: sarebbe il modo migliore per mantenere viva la memoria e l’insegnamento di chi ha sacrificato la sua vita per tutti noi, come Giovanni Falcone”.
E’ quanto ha dichiarato la senatrice fiorentina Rosa Maria Di Giorgi, componente della Commissione Istruzione pubblica e Beni culturali.
“Oggi – spiega la senatrice Di Giorgi – ricordiamo in tutta Italia il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, trucidati 21 anni fa a Capaci; fra pochi giorni, alle ore 1 e 04 del 27 maggio, Firenze celebrerà le vittime della strage di via dei Georgofili, a vent’anni dalla terribile esplosione che sconvolse la città. Sul calendario vi sono innumerevoli date segnate in rosso, scritte con il sangue di servitori dello Stato e vittime casuali, che devono diventare una memoria condivisa per il nostro Paese. Solo lavorando quotidianamente con la scuola e i giovani possiamo dar vita a un radicale cambiamento culturale che, partendo dalla memoria, riconosca nei principi della legalità e del rispetto l’asse portante della nostra società”.