ACI e Comune presentano la campagna “TrasportAci Sicuri” che insegna i criteri di scelta di quello più idoneo e le procedure per utilizzarlo correttamente
L’Automobile Club Firenze scende in campo per la sicurezza dei bambini in auto. Grazie alla collaborazione con l’assessorato all’educazione del Comune di Firenze l’Aci avvierà infatti una serie di corsi di formazione sul territorio, rivolti alle famiglie, per diffondere nozioni sul trasporto in sicurezza dei più piccoli. L’iniziativa, denominata ‘TrasportAci Sicuri’, si pone l’obbiettivo di fornire indicazioni sui criteri di scelta del seggiolino più adatto e sulle procedure per il suo corretto utilizzo. Il progetto è partito da una ricerca condotta nei mesi scorsi in cinque scuole primarie (Verdi, Montagnola Gramsci, Gandhi, Coverciano e Botticelli) ed in cinque asili nido (Pollicino, Pinolo, Catia Franci, Coccinella e Nuvola Maga), distribuiti sul territorio comunale e volta ad accertare le effettive abitudini di utilizzo dei sistemi di sicurezza in auto. Sono stati coinvolti i genitori dei 1.934 alunni delle scuole, ai quali è stato sottoposto un questionario di tredici domande relative al bambino (età, altezza, peso, ecc.), all’utilizzo del seggiolino, ai comportamenti nei viaggi dentro e fuori al centro abitato ed altro ancora. Dai risultati emersi – 1.055 sono stati i questionari restituiti, pari al 54,5% del totale – risulta che nel 52,8% dei casi i bambini vengono trasportati correttamente, cioè sul sedile posteriore lato passeggero. Ma il dato più confortante è che a Firenze l’82% dei genitori trasporta il figlio sul seggiolino, contro una media che, in Italia, è soltanto del quaranta per cento. Relativamente al campione utilizzato, solo il 3% non usa i seggiolini, mentre il 32% utilizza solo la cintura di sicurezza. Nei viaggi in città il 79% dei genitori assicura correttamente il bambino ad un sistema di ritenuta, mentre per i percorsi fuori dal centro abitato la percentuale sale al 93%. A Firenze, infine, l’82% dei seggiolini vengono acquistati nuovi, ma il 78% di chi lo fa non cerca informazioni sul suo corretto utilizzo. Per questo motivo l’Automobile Club Firenze ha deciso di avviare – in sinergia con l’assessorato all’educazione – cinque incontri formativi all’interno delle cinque scuole coinvolte nell’iniziativa. I corsi saranno svolti da personale – appositamente formato – dell’Automobile Club Firenze e dell’Ufficio Provinciale ACI e partiranno entro i prossimi mesi. Si parlerà delle normative contenute nel codice della strada sul trasporto delle persone in sicurezza, di alcune elementari conoscenze di fisica finalizzate a comprendere le norme sui sistemi di ritenuta, delle caratteristiche e della classificazione dei sistemi di sicurezza per bambini. Oltre che di tutti gli accorgimenti da adottare per garantire ai più piccoli viaggi sicuri in auto. “Questa indagine e questa collaborazione – ha sottolineato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – si collocano in un rapporto che dura ormai da anni. L’educazione alla sicurezza è un tema essenziale per i nostri ragazzi e la proposta che ci è stata fatta con questo progetto ci è parsa particolarmente significativa dopo aver constatato comportamenti poco sicuri da parte dei genitori nei confronti dei loro bambini nel momento in cui li facevano salire in auto”.
“Da qui – ha aggiunto l’assessore all’educazione – l’idea di fare anzitutto un lavoro di monitoraggio per capire, attraverso un apposito questionario, quali fossero le abitudini delle nostre famiglie relativamente all’uso del seggiolino e ai comportamenti complessivi all’interno dell’auto. L’indagine si è poi evoluta per stabilire le varie tipologie di seggiolini utilizzate. Infine è arrivata la proposta di attivare una serie di corsi di formazione per le famiglie”.
«All’ACI siamo da sempre impegnati nel sociale, con particolare attenzione alla sicurezza stradale – ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente Automobile Club Italia – il fatto di proteggere i giovani, e in questo caso i giovanissimi, è molto importante. Siamo convinti che la formazione sia fondamentale, come lo è prendere per mano questi bambini e accompagnarli in un cammino di educazione serio. Firenze è un’isola felice perché i dati che emergono da questa ricerca dimostrano che c’è una grande attenzione verso il problema e c’è soprattutto un Comune che lavora molto in questo senso. I ragazzi devono essere consapevoli di quali sono gli impegni di un utente della strada. Anche per questo, come ACI, iniziamo a mettere i bambini sui kart già a sette anni, per abituarli fin da subito a come si guida correttamente un mezzo a quattro ruote. L’esperienza, se utilizzata bene, è fondamentale. Infine ritengo che sia sbagliato consentire ad un giovane, che ha preso la patente da appena un anno, di guidare un mezzo di qualsiasi cilindrata, perché non si ha la certezza di quale educazione stradale abbia ricevuto». (fn)