Firenze si costituirà parte civile nell’eventuale processo sulla trattativa Stato-Mafia. Lo ha detto l’assessore alla legalità Rosa Maria Di Giorgi dopo la decisione del Consiglio dei Ministri che, questa mattina, ha deliberato la costituzione di parte civile del Governo all’udienza preliminare del procedimento davanti al tribunale di Palermo, fissata per lunedì prossimo.
«Ho subito informato il sindaco della decisione dell’esecutivo – ha spiegato l’assessore Di Giorgi – e abbiamo deciso che l’amministrazione presenterà la richiesta alla prima udienza dell’eventuale processo: la costituzione di parte civile può essere fatta anche prima del compimento degli atti preliminari al dibattimento. Il Comune, del resto, si è comportato così nelle altre occasioni come nel caso del processo a Francesco Tagliavia, il boss mafioso imputato per le stragi del ‘93-’94 davanti alla corte d’assise di Firenze e poi condannato all’ergastolo il 5 ottobre dello scorso anno. Questo tipo di scelta è irrilevante rispetto alla tutela degli interessi pubblici»
«Le stragi del triennio ’92-’94, tra le quali anche quella di via dei Georgofili – ha aggiunto Rosa Maria Di Giorgi – le ha progettate ed eseguite Cosa Nostra, se restiamo alle sentenze. Ma da quelle stesse sentenze emerge che, proprio in quegli anni, ci sono stati dei ricatti e dei ‘contatti’ tra rappresentati dei poteri legittimi con quelli della mafia siciliana. Proprio nelle motivazione della sentenza di condanna di Tagliavia i giudici hanno scritto che ‘una trattativa indubbiamente ci fu e venne, quantomeno inizialmente, impostata su un do ut des. L’ iniziativa fu assunta da rappresentanti delle istituzioni e non dagli uomini di mafia’. Fare chiarezza su quanto avvenuto è il miglior modo di onorare la morte di alcuni dei più fedeli servitori dello Stato e di molti cittadini innocenti». (fn)