Oltre duecento esperti della Croce Rossa Italiana provenienti da tutta Italia sono riuniti da oggi a Firenze per partecipare alla 31ª conferenza internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ‘Le sfide del diritto internazionale umanitario’.
All’inaugurazione della tre giorni di studi, che si svolgerà fino a domenica a Palazzo Vecchio, erano presenti, tra gli altri, l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, e il professor Paolo Benvenuti, docente all’Università Roma Tre e delegato, nel 1998, alla conferenza diplomatica per l’istituzione della corte penale internazionale.
«L’impegno della Croce Rossa – ha sottolineato l’assessore Di Giorgi – lo faremo conoscere anche agli studenti delle scuole fiorentine. Nel programma de le Chiavi della Città è previsto un apposito progetto sviluppato con il comitato provinciale di Firenze. Questi volontari sono un esempio di impegno sociale e civile al quale si devono ispirare i nostri giovani. Il progetto ha non solo l’obiettivo di far conoscere la Croce Rosa e la sua storia ma anche quello di avvicinare i ragazzi al volontariato, alla solidarietà e di fornire loro nozioni di primo soccorso».
Il diritto internazionale umanitario comprende quelle norme di diritto internazionale che riguardano la protezione delle cosiddette vittime di guerra o vittime dei conflitti armati e indica i doveri ai quali si devono attenere i combattenti in un conflitto.
La Croce Rossa ha tra i suoi compiti quello di diffondere il diritto internazionale umanitario anche in tempo di pace tra la popolazione civile oltre che a formare membri delle forze armate che partono in missioni di pace all’estero (sancito nelle 4 convenzioni di Ginevra del 1949).
«Si tratta di un evento significativo peraltro mai ospitato a Firenze – ha aggiunto l’assessore all’educazione – al centro di queste tre giornate ci sarà un tema fondamentale come quello del supporto umanitario nelle situazioni più drammatiche di guerra e conflitto, per alleviare le sofferenze alle popolazioni coinvolte nei conflitti».
«Saranno tre giorni importanti – ha concluso Rosa Maria Di Giorgi – nella città di La Pira che dell’impegno umanitario ha fatto una delle sue caratteristiche fondanti».