A scuola si combatte scoliosi e dorso curvo

Per il terzo anno Comune e Cto in campo per la diagnosi precoce delle malattie della colonna vertebrale. Lo screening interesserà oltre 3.800 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado
 La scoliosi si previene a scuola. Per il terzo anno consecutivo esperti dell’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi, in collaborazione con l’assessorato all’educazione, effettueranno visite mediche specialistiche gratuite per la diagnosi precoce di patologie della colonna vertebrale, in particolare scoliosi e dorso curvo.
Questo screening, che si svolgerà tra novembre e giugno del prossimo anno e interesserà oltre 3.800 studenti delle classi quinte delle scuole primarie pubbliche e paritarie e delle scuole secondarie di primo grado paritarie fiorentine, ha lo scopo di diagnosticare tempestivamente patologie che se individuate tardi potrebbero condizionare la vita dei ragazzi.
Le visite verranno effettuate durante l’orario scolastico, gratuitamente, da medici specialisti che lavorano nella agenzia di medicina riabilitativa/fisioterapia diretta dal dottor Pietro Pasquetti e della I clinica ortopedica dell’università di Firenze, diretta dal professor Massimo Innocenti, due strutture sanitarie interne Centro traumatologico ortopedico-azienda ospedaliera universitaria di Careggi.
A tutti gli studenti sarà rilasciato un referto della visita e, qualora ci fosse la necessità di un approfondimento.
«Si fruirà fortunatamente anche del contributo del Rotary Club Firenze – ha ricordato l’assessore Di Giorgi – che ha finanziato all’azienda ospedaliera universitaria Careggi un contratto annuale libero professionale per un medico fisiatra specialista in medicina riabilitativa finalizzato a lavorare assieme ai fisiatri del centro traumatologico ortopedico a questa attività di screening».
«Prevenzione, diagnosi precoce di queste patologie ed educazione ad un corretto stile di vita – ha aggiunto l’assessore Di Giorgi – consentono anche l’ottimizzazione delle risorse complessive: attraverso iniziative come questa possiamo integrare perfettamente i diversi servizi, quello sanitario e scolastico, presenti sul territorio. Gli screening scolastici delle scoliosi sono giustificati oltre che per la possibilità di fare corrette diagnosi e precoci, trattamenti che impediscono l’aggravarsi della scoliosi stessa, anche in termini di qualità di vita (impegno gravoso di busti nei casi non utili)
e riduzione costi sanitari». (fn)

 

Scheda risultati screening anno scolastico 2011-2012:

Il precedente screening è stato effettuato tra novembre 2011 e giugno 2012 in 79 scuole statali fiorentine (primarie e secondarie di primo grado) da medici fisiatri coordinati dalla dottoressa Elisa Pratelli a altri suoi colleghi dell’agenzia recupero e riabilitazione (diretta dal dottor Pietro Pasquetti), con ‘protocollo scientifico’ condiviso con la direzione della clinica ortopedica del Centro traumatologico ortopedico-azienda ospedaliera universitaria di Careggi diretta dal professor Massimo Innocenti. Durante questo secondo anno di screening sono stati visitati 4361 studenti (2162 femmine e 2199 maschi).
Sul totale degli studenti in 477 bambini (10,93%) avevano già avuto diagnosi di scoliosi da un altro medico. In 1050 studenti è stata trovata una ipercifosi toracica (cifosi ≥40°), in 13 casi strutturata (0,1%). Sul totale di 4361 studenti visitati in 649 bambini (14,88% del totale), la diagnosi parla di scoliosi ed è stato impostato un follow-up diagnostico-terapeutico. Le curve più frequenti per sede sono risultate essere: lombare sinistra (35%), dorsolombare destra (12%), dorsale destra (12%), doppia curva dorsale destra e lombare sinistra (11%).
Il campione totale di bambini visitati (4361) è stato poi suddiviso in due gruppi: uno di “pregressa diagnosi” che comprende 477 bambini con pregressa diagnosi di scoliosi; uno di “nessuna diagnosi” che comprende i 3699 bambini senza pregressa diagnosi di scoliosi.
Sul totale del gruppo“pregressa diagnosi” (477 bambini) la scoliosi era effettivamente presente allo screening scolastico solo in 108 soggetti (22,6%). Nei rimanenti 369 soggetti che avevano una pregressa diagnosi ma senza scoliosi allo screening è stato riscontrato:
Nessuna alterazione del rachide in 268 soggetti (72,85%);
Eterometria degli arti inferiori (di qualsiasi entità) in 44 soggetti (11,95%);
Gibbo non significativo (<2 mm) in 53 soggetti (14,4%);
Eterometria degli arti inferiori associata a gibbo non significativo in 4 soggetti (0,8%).
Sul totale del gruppo “nessuna diagnosi”, (3699 bambini) è stata posta nuova
diagnosi clinica di scoliosi in 541 soggetti (13,92%); in particolare 503 soggetti (12,95%) sono stati mandati a controllo a 6 mesi e a 38 soggetti (0,97%) sono stati richiesti esami radiografici.
In conclusione i dati dell’ anno 2011-2012 risultano di grande importanza clinica e pressochè sovrapponibili a quelli dell’ anno precedente.

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