L’evento, alla settima edizione, promosso da Culter. Decisiva la partnership di Toscana Energia, con Comune di Firenze e Ente Cassa di Risparmio
Torna a grande richiesta “All’improvviso Dante. 100 Canti per Firenze”, l’ormai acclamata performance popolare dedicata alla Divina Commedia che trasforma cittadini comuni e personalità di spicco, scolaresche e detenuti, in appassionati lettori dell’opera dantesca dando voce, insieme, ai 14.233 endecasillabi che compongono l’intera Divina Commedia.
L’evento promosso e ideato dall’associazione Culter in partnership con Toscana Energia, Comune di Firenze e Ente Cassa di Risparmio di Firenze è in programma il prossimo 19 maggio a Firenze.
Quest’anno l’evento sarà onorato della medaglia di rappresentanza conferita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Centinaia di cantori, in arrivo da tutta Italia, sono stati preparati per esibirsi in alcuni degli angoli più belli di Firenze cimentandosi nella lettura dei versi del Poeta.
La lettura si svolgerà in una fascia oraria più ristretta rispetto alle precedenti edizioni: i cantori invaderanno con i versi di Dante nel pomeriggio di sabato 19 maggio il centro storico di Firenze, con inizio alle 16 e 30 e tre repliche dell’intera Divina Commedia alle ore 17.30, alle ore 17.45 e alle ore 18.00 per poi riunirsi alle 19 e 30 con la lettura corale del XXXIII Canto del Paradiso sul sagrato della Basilica di Santa Maria del Fiore. Dal 2006, anno della prima edizione, sono state oltre cinquemila le persone che vi hanno partecipato. L’edizione 2012 è stata possibile grazie all’impegno di Toscana Energia che ha finanziato gli incontri di formazione alla lettura dei Canti.
“La lettura della Divina Commedia nel centro della città è una delle più belle iniziative culturali degli ultimi anni – sottolinea – il Presidente di Toscana Energia Lorenzo Becattini – e la nostra società, che attribuisce alla cultura un grande valore formativo è lieta di poter sostenere questa manifestazione.”
“Riportare la Divina Commedia nel cuore di Firenze – ricorda Rosa Maria Di Giorgi, assessore comunale all’Educazione – non è solo un evento culturale capace di coinvolgere persone di ogni età e estrazione sociale, ma rappresenta il rinnovarsi del legame inscindibile fra la città e Dante. Una manifestazione che, grazie all’opera di Culter, viene vissuta da centinaia di appassionati dell’opera dantesca come un momento di festa in cui vivere Firenze, riscoprendo alcuni dei suoi luoghi più affascinanti all’insegna del poeta forse più rappresentativo del nostro patrimonio letterario”.
“Questo progetto – aggiunge Jacopo Mazzei presidente di Ente Cassa di Risparmio di Firenze – conferma la sua valenza di iniziativa di grande coesione sociale e culturale attraverso questa performance corale che nasce dalla valorizzazione della Divina Commedia restituita alla sua dimensione popolare e civile. E’ davvero singolare vedere cantori, giovani e adulti di ogni provenienza sociale, leggere Dante con la loro gestualità e sensibilità, dopo avere seguito incontri di formazione e preparazione con il direttore artistico della performance. La condivisione dell’immortale bellezza della Divina Commedia avviene tra tutti i compagni di questa lunga avventura e coinvolge il palcoscenico dell’intera città: all’improvviso ogni passante si trasforma in spettatore e assiste, con sincero stupore e in un solo pomeriggio, alla lettura di uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale. Una testimonianza tangibile di come questo testo immortale possa tornare ad essere vivo nel cuore e nella mente di tutti noi, soprattutto se letto e declamato nei luoghi in cui è nato”.
“Questo appuntamento di Firenze con Dante – spiega Enrica Maria Paoletti, dell’associazione Culter – è ormai entrato davvero nel cuore della città e dei suoi abitanti. Per questo ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto permettendo, anche quest’anno, il ripetersi di una iniziativa che è allo stesso tempo uno straordinario evento di popolo e un grandissimo gesto di amore di Firenze nei confronti di uno dei sui più grandi poeti”. (fn)