Il 9 maggio 1978 venivano assassinati Aldo Moro e Peppino Impastato, l’assessore all’educazione: “Due figure emblematiche per promuovere la cultura della legalità”
“Mantenere viva la memoria delle vittime della mafia e del terrorismo è un dovere civile e morale. Il nostro impegno è quello di promuovere la cultura della legalità fra i giovani delle scuole, perché dal passato si possa imparare ad affrontare il futuro da cittadini consapevoli”. L’assessore all’educazione, Rosa Maria Di Giorgi, interviene in occasione della Giornata della memoria per le vittime della mafia e del terrorismo, per ribadire la necessità di un coinvolgimento sempre maggiore dei giovani sui temi della legalità e del rispetto delle regole.
“Il 9 maggio del 1978 – ricorda Rosa Maria Di Giorgi – il cadavere dell’onorevole Aldo Moro, ucciso dalle Brigate rosse, veniva ritrovato in via Caetani a Roma. Lo stesso giorno Peppino Impastato moriva a Cinisi per l’esplosione di una carica di tritolo sui binari della linea ferroviaria Palermo Trapani, con il tentativo della mafia di inscenare un suicidio o un tentativo di attentato. Due persone diverse, uno dei più grandi statisti italiani e un giovane giornalista impegnato a combattere la criminalità organizzata, accomunati dal giorno del loro assassinio. Una data che è stata scelta per commemorare tutte le vittime della mafia e del terrorismo, nomi e fatti che rischiano di perdersi nell’oblio se non riusciremo a mantenere viva la loro memoria fra i giovani”.
“Il nostro lavoro come amministrazione – spiega l’assessore – è quello di promuovere nei ragazzi la cultura della legalità e la conoscenza dei fatti, anche tragici, che hanno caratterizzato la storia recente del nostro paese. Sono queste le armi più forti che abbiamo perché questi giovani si formino come cittadini consapevoli, sviluppando gli anticorpi contro ogni degenerazione politica e criminale. Un impegno svolto nel corso dell’anno scolastico con progetti che, per esempio, portano i ragazzi a incontrare i magistrati della Procura fiorentina o a partecipare a iniziative contro la criminalità organizzata, in collaborazione con istituzioni e associazioni”.
“Per questo – conclude Rosa Maria Di Giorgi – il 23 maggio, giorno in cui ricorre il ventennale della strage di Capaci e in cui si ricordano i magistrati Falcone e Borsellino, insieme agli agenti delle loro scorte, proporremo alle nostre scuole un momento di approfondimento su questi temi. Non dimentichiamo che in gennaio avevamo piantato un albero della legalità al giardino dell’Orticultura, insieme al Progetto San Francesco, proprio in memoria di questi servitori dello Stato. Mentre il 26 maggio, a 19 anni dalla strage di via dei Georgofili, quando una bomba mafiosa ferì al cuore la città, uccidendo 5 persone, fra cui due bambine, proporremo un incontro fra il procuratore antimafia Piero Grasso e alcuni magistrati fiorentini con i ragazzi delle nostre scuole”.
(lb)