L’assessore all’educazione: «l’amministrazione ha risolto in maniera ragionevole il problema del trasferimento dei bambini della scuola Calvino»
«Un’iniziativa caratterizzata da toni eccessivi per un problema che l’amministrazione ha risolto nel modo migliore possibile». Così l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi commenta la protesta di questa mattina dei genitori alla scuola De Filippo, in via dei Bassi. Il plesso B dell’istituto ospita gli alunni della Calvino: il vecchio edificio è stato demolito per far posto alla nuova struttura che sarà pronta tra la fine del 2013 e gli inizi del 2014.
«Questa mattina sono addirittura dovuti intervenire anche i nostri tecnici – ha spiegato l’assessore Di Giorgi – perché ignoti avevano bloccato i cancelli d’ingresso con lucchetti nuovi e fascette, oltre a mettere colla nei lucchetti della scuola. I tecnici hanno dovuto usare le tronchesi per garantire l’accesso ai bambini, tra i quali anche gli alunni diversamente abili. Un gesto vergognoso, un pessimo esempio per i bambini ai quali la scuola e l’amministrazione cercano di insegnare le regole e il rispetto della legalità. E deprecabili sono stati anche i toni usati verso genitori e bambini della Calvino che stavano entrando a scuola. L’amministrazione ha sporto denuncia contro ignoti per la manomissione dei lucchetti ai cancelli, che hanno impedito l’accesso a un edificio pubblico, e per quella della recinzione del cantiere, con alcuni genitori che si sono introdotti nell’area senza permesso».
«Tutto questo fermento – ha rilevato Rosa Maria Di Giorgi – per la navetta della Calvino alla De Filippo che l’amministrazione ha deciso di fare entrare nello spazio adiacente alla scuola, effettuando i relativi lavori di messa in sicurezza, per accompagnare gli alunni. Tale decisione ha provocato il dissenso dei genitori della De Filippo che non vogliono che la scuola metta a disposizione il terreno necessario per far entrare in sicurezza la navetta».
«Qualche tempo fa – ha aggiunto – quando ho effettuato un sopralluogo, insieme al direttore della direzione istruzione, per cercare di comprendere le esigenze dei genitori delle due scuole. Abbiamo deciso avanzare la proposta di utilizzare un percorso pedonale che attraversasse il cortile della limitrofa scuola dell’infanzia Pio Fedi, per permettere agli alunni della scuola Calvino di raggiungere il plesso B della De Filippo.
Una modalità che ha evidenziato subito alcune problematiche e, soprattutto, si è dimostrata non rispondente alle esigenze dei bambini: abbiamo verificato che, in caso di pioggia, c’erano non poche difficoltà nel momento della discesa dal pullman per l’apertura degli ombrelli e l’accompagnamento dei bambini alla scuola, con gli alunni che arrivavano in classe tutti bagnati e così dovevano rimanere per otto ore, sino al termine delle lezioni».
«Considerato che questo passaggio coinvolge un numero considerevole di bambini – ha proseguito l’assessore all’educazione – abbiamo deciso di riprendere in esame la situazione da un punto di vista tecnico, riproponendo le possibili soluzioni in un’assemblea in cui fosse possibile valutare i pro e i contro delle diverse opzioni percorribili. In questo ambito ci siamo resi conto che il livello di conflittualità fra i genitori rendeva impossibile ogni forma di collaborazione, come sarebbe stato invece naturale in un caso di questo tipo e, nostro malgrado, ci siamo assunti l’onere di trovare la soluzione tecnica che meglio rispondesse alle esigenze dei bambini».
«Per questo – ha spiegato – una volta concordata la decisione tra assessorati competenti, uffici tecnici e polizia municipale, l’abbiamo comunicata alla scuola. Per quanto riguarda la spesa dell’intervento, mi preme evidenziare come questo sia sostenuta utilizzando risorse attinte da un vecchio finanziamento regionale, di prossima scadenza, destinato alla realizzazione di percorsi sicuri per le scuole e come la soluzione adottata risulti avere un costo inferiore rispetto alla costruzione di una tettoia, lungo il cortile della scuola Pio Fedi, a cui si dovrebbero aggiungere delle staccionate per delimitare il percorso. Opera che, una volta realizzata la scuola Calvino, sarebbe comunque da abbattere».
«Come si vede, dunque – ha concluso l’assessore Di Giorgi – l’amministrazione ha risposto con una soluzione ragionevole ad un problema reale. La risposta dei genitori è stata, invece, quella di inscenare una protesta caratterizzata da toni eccessivi, che si commenta da sola». (fn)